Cosa fare quando si lascia il cane solo a casa?

Cosa fare quando si lascia il cane solo a casa? - SuperCucciolo

Il cane è un animale sociale per natura e ha bisogno di far parte di un gruppo con cui condividere spazi e attività. È comprensibile che il suo interlocutore preferito sia il proprietario, tuttavia quest'ultimo deve affrontare le assenze dovute al lavoro o ad altri impegni. In tali situazioni, c'è il rischio che il cane possa causare involontariamente piccoli disastri. Ecco alcune regole da seguire per preservare il benessere del cane e l'integrità dello spazio domestico. Esamineremo nel dettaglio alcune utili indicazioni da tenere a mente:

Curare il rapporto cane-proprietario

Un rapporto solido tra cane e proprietario aiuta a ridurre la sensazione di pericolo che il cane percepisce quando si trova da solo in casa. In particolare, per i cuccioli, il proprietario assume il ruolo della madre, diventando una fonte di sicurezza da cui partire e a cui ritornare. Attraverso esperienze positive guidate dal proprietario, il cane può sviluppare l'autonomia e reagire in modo più sereno alla separazione dal gruppo sociale, gestendo meglio le proprie emozioni.

Abituare gradualmente il cane alla solitudine

Dopo aver accolto un cucciolo in casa, è consigliabile abituarlo gradualmente alla solitudine. Si può iniziare con periodi di distacco di cinque o dieci minuti, durante i quali il cane rimane da solo in una stanza. Allo stesso tempo, è importante fornirgli un'attività alternativa e evitare di consolarlo immediatamente nel caso in cui pianga. È consigliabile invece farsi vedere dal cane in momenti di relativa tranquillità, senza eccessive attenzioni, in modo che non percepisca un pericolo e non associ il ritorno del proprietario a uno stato di calma.

Fornire al cane del tempo di qualità

È importante che il tempo trascorso con il cane sia significativo sia per l'animale che per il proprietario. Durante varie occasioni di interazione, come giochi, socializzazione con altri cani e momenti casalinghi, il proprietario dovrebbe essere presente in modo attivo, offrendo feedback costanti che vanno oltre le semplici carezze e il cibo. Questi feedback possono includere parole di incoraggiamento, premi o giochi, creando così un legame più profondo tra il cane e il suo proprietario.

Fornire al cane un posto sicuro

Il cane dovrebbe avere un luogo, come una cuccia, una copertina o un cuscino, che rappresenti un ambiente sereno e sicuro. Questo luogo non dovrebbe essere utilizzato per richiami o come punizione. In quella che potremmo definire come un'oasi felice, il cane viene gratificato con ricompense, coccole e giochi masticabili con premi alimentari. Per un cucciolo, un recinto potrebbe fungere da luogo sicuro, posizionato nella zona più frequentata della casa per evitare che sia associato alla solitudine, e tenuto aperto in determinati momenti della giornata. Quando il cucciolo viene posto nel recinto, è importante fornire stimoli positivi come premi e giochi, in modo che il recinto non venga associato a una punizione.

Indicare attività da praticare in assenza del proprietario

È estremamente importante offrire al cane alternative di attività durante i momenti di solitudine al fine di prevenire danni all'interno della casa, poiché gli animali, come gli esseri umani, possono provare noia. È consigliabile concentrarsi su giochi masticabili che vengono forniti al cane in presenza del proprietario, almeno inizialmente, in modo che siano percepiti come una ricompensa piuttosto che come un segnale di assenza del punto di riferimento. Al fine di mantenere l'interesse verso i giochi, è suggerito non renderli sempre disponibili al cane.

Evitare le punizioni "a posteriori"

È consigliabile ridurre al minimo lo stress causato dalle punizioni inflitte al cane. In particolare, è sconsigliabile rimproverare il cane dopo un comportamento considerato "sbagliato" (come ad esempio un danno domestico), poiché il cane non dispone dei mezzi necessari per associare il rimprovero all'azione precedente. Questo tipo di atteggiamento, al contrario, potrebbe far percepire il proprietario come imprevedibile.

Limitare le ore di solitudine del cane

Un ottimo presupposto per gestire al meglio il cane in solitudine è limitare le ore in cui l'animale non è in compagnia. Si potrebbe pensare, per esempio, di dedicargli il tempo di una passeggiata in pausa pranzo, coordinarsi a turni con gli altri membri della famiglia e affidarlo ad un amico o dog-sitter. È indispensabile, inoltre, non confondere il bisogno di socialità del cane con fattori (esterni) che risultano poco rilevanti agli occhi del cane, come la presenza di un giardino per giocare.

Stabilire una routine con il cane

Creare una routine prevedibile è un metodo efficace per ridurre lo stress del cane. Stabilire orari fissi per le diverse attività, come il pasto, le passeggiate, i giochi in casa e le attività di pulizia, aiuta l'animale a tollerare meglio la separazione dal gruppo sociale.

Rivolgersi al veterinario in caso di improvvisa inquietudine del cane

Non bisogna mai sottovalutare l'imprevista agitazione del cane solo in casa. Probabilmente un evento traumatico passato (fuochi d'artificio o malesseri fisici) fa vivere la solitudine domestica come pericolo. In questi casi è consigliabile rivolgersi ad un veterinario esperto in comportamento che valuterà la possibilità di iniziare una terapia farmacologica.